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Via Flaminia
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Scheggia
Sigillo
Fossato di Vico
Gualdo Tadino
Nocera Umbra
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Antico insediamento degli Umbri era collocata in un nodo viario ai confini tra le Marche e l'Umbria. Durante l’occupazione romana fu l’importante stazione d’Ensem, lungo la Flaminia.
Nelle sue vicinanze sorgeva il tempio di Giove Appennino, citato nella tavola
Peutingeriana , probabilmente situato nei pressi della contrada Piaggia dei Bagni.
Nell’alto medioevo fece parte del corridoio bizantino, dove confluiva la direttiva di Roma -Ravenna proveniente da Perugia e Gubbio.
In questo periodo scompaiono il nome e la stazione d’Ensem, sostituita dalla vicina Luceoli (Cantiano) che sarà distrutta dalle invasioni saracene (a.840) e ungare (a.915).
Ricostruita nell'XI secolo, prese il nome di "Schiza", ovvero legno scheggiato.
Passò sotto i Ghibellini di Gubbio per donazione di Federico I, riconfermata da Enrico IV e da Ottone IV.
Il castello di Scheggia, nonostante le donazioni imperiali ,non rimase a lungo sotto l'influenza del comune di Gubbio .Infatti già agli inizi del 1300 apparteneva all'abbazia di S.Croce di Fonte Avellana e poi divenne libero comune.Dal 1384 passò con Gubbio con i Montefeltro d'Urbino e poi nel 1631 allo Stato Pontificio