La gola del Furlo conserva straordinarie opere di ingegneria stradale
dell'antichità, realizzate per superare questo impervio tratto. A sostegno della galleria
più piccola, probabilmente realizzata sfruttando un passaggio naturale o una caverna,
vennero in seguito addossate imponenti costruzioni in blocchi ben squadrati, con
contrafforti rastremati che raggiungono l'altezza di circa 60 metri. Vespasiano, nel 76
d.C., come ricorda la celebre iscrizione, fece aprire la galleria maggiore, opera, per
quei tempi, veramente ciclopica; tutto il versante a valle, inoltre, venne munito di una
ininterrotta serie di muri di sostegno, oggi lambiti dalle acque del lago artificiale.
L'originario livello della sede stradale è esattamente identificabile all'uscita della
galleria, duecento metri verso Fano, in un sottile dente conservato nella parete di
roccia.a Nor