Il viadotto di età Augustea presso l'Abbazia di San Vincenzo aveva lo
scopo di riparare la Fiaminia dalle repentine e pericolose piene del Candigliano, che si
ripetono periodicamente anche ai giorni nostri provocando erosioni degli argini,
formazione di nuove anse ed isolotti; serviva anche per far defluire, attraverso due
chiavicotti, le acque provenienti dalle pendici di Pietralata. Il parametro è costruito
in blocchi di pietra dei Furie, accuratamente sovrapposti a secco in file di vario
spessore, legati internamente da un conglomerato cementizio; lo rinforzano anteriormente
sei contrafforti quadrangolari conservati solo in parte o testimoniati dalle ammorsature
alla parete ed in fondazione. Il versante a monte si trova sotto la sede stradale attuale;
solo di recente è stata rimessa in luce l'estremità Ovest, con l'imboccatura del
chiavicotto occidentale.