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Castelvecchio,
come si diceva nell’introduzione, si trova lungo la valle del
fiume Cesano a circa dieci chilometri dalla foce. Il fiume, dal
punto di vista geografico, delimita il confine tra le province di
Pesaro-Urbino ed Ancona e, come ogni corso d’acqua, ha un suo
fascino e la sua presenza svolge un ruolo insostituibile sul
territorio. |

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Nasce dal maestoso
massiccio del Catria che superbamente domina la vallata, la quale,
prendendo il nome dal suo fiume, è chiamata “Valle del Cesano”.
Il suo breve corso, di circa 60 chilometri su un terreno di
origine carsica, è a carattere torrentizio.
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I
maggiori affluenti del Cesano sono: il Cinisco, il Nievola,
il Rio Grande, il Rio Freddo ed il Rio Maggio. Questi
appellativi inducono subito a pensare a paesaggi suggestivi
e pittoreschi come, in realtà, lo sono. Nel passato il
fiume, oltre ad irrigare la valle, era anche ricco di pesce
e chi viveva lungo le sue sponde si dedicava non solo
all’agricoltura ed alla pastorizia, ma anche alla pesca.
Nelle sue acque veniva riversato il legname, tagliato nei
boschi dell’interno e poi usato per costruire case, per
riscaldarsi o come merce di scambio. |

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La
foce del Cesano, che anticamente si trovava a circa un chilometro
più all’interno, è stato un luogo importante per
l’esportazione dei cereali e del legname. Allora il fiume si
poteva risalire per alcuni chilometri con imbarcazioni di piccolo
pescaggio. Proprio alla foce, gli antichi Greci costruirono un
ripostiglio di merci da scambiare con le popolazioni
dell’interno, in particolare con l’antica città di Suasa. Il
Cesano, oggi, è un fiume che ha mantenuto intatte le sue
caratteristiche naturali e spontanee, non ha subìto
quell’impatto industriale, come è accaduto ad altri fiumi. Così
la modesta pianura che si sviluppa lungo le sue sponde costituisce
una fiorente risorsa agricola. |

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Lungo
la valle, diverse sono le aree floristiche protette, che
arricchiscono questo patrimonio naturale. |
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Varie specie di
uccelli popolano il Cesano, specialmente alla foce. Con il
susseguirsi delle stagioni, diverse varietà di volatili vi
sostano, per riposarsi indisturbate, durante le estenuanti
migrazioni |
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Quest’ambiente
naturale, diventa sempre più un luogo dove rilassarsi e respirare
un’aria salubre. Ora diverse associazioni di volontari, tutelano
e curano tutto il comprensorio del fiume Cesano, facendovi sorgere
oasi, campi ecologici, giardini botanici e piccoli parchi , come
il “Parco della vita”
che, nome più appropriato, non poteva avere. |

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Il testo di questa
pagina è stato redatto da un appassionato naturalista, Elio
Marinelli.
Le
foto sono di un grande ed esperto amante della natura, Luca
Gemignani. |
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