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La Protoflaminia

Dopo la battaglia di Sentino i romani fondarono la colonia di Sena Gallica (283 a.C.) e i collegamenti con la costa adriatica avvenivano tramite una via veloce, preesistente, già utilizzata dagli Umbri e Piceni. Questo asse stradale che da Forum Flamini passava per Camerinum,Sentino e Sena Gallica, probabilmente fu utilizzata per i collegamenti delle prime colonie romane d’Ariminum, Firmium, Aesis, fino alla distribuzione viritiana delle terre nella regione voluta da C. Flaminio nel 232 a.C. con la Lex de Agro Gallico et Piceno viritim dividundo. La ristrutturazione della Protoflaminia coinvolse logicamente le città principali, teatro degli avvenimenti della battaglia di Sentino (295 a.C.) cioè Camerino che ha visto fronteggiarsi secondo Polibio, prima dello scontro, i Romani, i Galli Senoni ed i Sanniti.
Sentino fu una piccola città umbra dell'entroterra, ma importante nodo viario, mentre Seria Gallica fu la metropoli celtica e la prima colonia romana sul mare Adriatico.Anche la successiva colonizzazione d’altre città (Aesis, Firmium) nel centro sud delle Marche, avvenne perché facilmente raggiungibili dai diverticoli che si staccavano dall'asse viario principale proveniente da Colfiorito.
La Protoflaminia una volta raggiunto Camerino aveva un andamento comodo e veloce fino alla costa adriatica e adatto al passaggio delle truppe, dei coloni e delle merci. In quel periodo (290-220 a.C.) la costruzione di una strada consolare ad ovest degli Appennini sarebbe stato un errore strategico-militare in quanto l'asse era tagliato fuori dalla catena appenninica che costituiva un grosso ostacolo naturale per il raggiungimento dei territori conquistati in quantoche i passi obbligati (Vallefeggio, Scannelli, Croce d'Appennino, Fossato, Chiaromonte, Scheggia, Furlo ecc.) richiedevano una rete viaria più articolata all'interno della regione e un rilevante impegno di truppe collocate nei numerosi presidi militari necessari per il controllo e la sicurezza della viabilità.
La Protoflaminia era un tracciato umbro utilizzato per i collegamenti tra i due versanti appenninici, conosciuto anche dai Romani e da loro frequentato fino a Camerino, dopo la stipulazione di un trattato di pace con questa città avvenuto nel 310 a.C. (Aequm Foedus). Secondo il Radke si trova conferma di questo tracciato, utilizzato come via militare, nei miliari di Castel San Pietro e Borgo Panigale. Le loro distanze sono riferite a Senigallia rispettivamente di 112 e 131 miglia ovvero 268 e 287 da Otricoli, confine dell'ager romano.
Anche il miliario (CIL XI, 6631, 2) trovato 14 miglia ad ovest di Senigallia (Madonna del Piano), oggi conservato a Corinaldo, riporta CLXXXIIII miglia da Roma; anche se è di epoca tarda, può confermare il percorso complessivo di 198 miglia per Senigallia (Via Suasa-Sentino-Camerino), oltre a quello, più tardo, di Helvillum-Tuficum-Aesis-Ostra-Suasa-Sena Gallica. Infatti, da Roma a Forum Fiamini, passando per Spoleto intercorrevano 99 miglia e da Forum Flamini a Seria Gallica 99, corrispondenti al tracciato Forum Flamini XII, Plestia XV, Camerinum XI, Matilica IX, Attidium XV, Sentinum XIX, Suasa XVIII, Seria Gallica o Sentinum XXV, Ostra XII, Sena Gallica.
La direttrice partiva da Roma, attraversava il fiume Tevere, arrivava a Ocriculum e Spoletium, quindi Forum Flamini. Da questa stazione seguiva la sponda nord del fiume Menotre, passava oltre Belfiore e prendeva per Sostino, Madonna di Ricciano, scavalcava il passo di Colfiorito e toccava la città di Plestia.
Un secondo percorso alternativo alla via di Forum Fiamini-Pale-Sostino-passo di Colfiorito indicato dal Radke, era la via di Pontecentesimo (nord di Foligno) -Capodacqua-Pisenti-Colfiorito.Da Plestia la strada proseguiva per Taverne, valle Sant'Angelo dove anni fa erano ancora visibili i resti di un ponte romano. Nelle vicinanze di questo, in un'altura, all'interno di una chiesa chiamata il Romitorio dei Santi, esistono ancora i ruderi di un tempio pagano. Dalla valle Sant'Angelo la strada proseguiva per Muccia, località Strada, Palazzo (resti di un ponte romano), Vallicelle di Camerino ed entrava in città al borgo San Giorgio.
Lasciata Camerino nella contrada di San Domenico scendeva per Madonna delle Carceri, Luino, Molinello (resti di un ponte romano), Mergnano San Savino, Mergnano San Pietro, Mecciano (ad ovest di Castelraimondo), attraversava il fiume Potenza nei pressi di villa Lanciano e proseguiva per Brondoleto, Stoppigliesi, e dopo 11 miglia da Camerino raggiungeva Matelica. In quest'ultima contrada la strada passava vicino ad una villa rurale romana del i secolo d.C. di cui oggi sono ancora visibili dei resti. A Case Pezze la pista si scostava dal fiume Esino e saliva verso Bargatano, costeggiava la chiesa di Sant'Anna, toccava colle Sasso e Collamato. Scendeva per Campone, Ponte Stadio, case Molino, Castelletta, poi saliva per il bivio Case Ruffano ed entrava ad Attiggio nelle vicinanze della Pieve di San Giovanni.
Una strada alternativa e probabilmente preromana che da Ponte Stadio procedeva per Attiggio, era la via di Paterno-Colle Cataldo-Castiglioni. A Cesi la strada saliva rapidamente e passava tra il monte Fierentino e il colle la Scruccola, poi scendeva per le Callarelle-Collepaganello-Villa Andreoli-Rione Tiro a Segno-Santa Maria Maddalena-S.Lorenzo-fiume Giano (ponte di San Lorenzo) -Cerchiano-Santa Maria di Civita-Ceresola-Marischio-Fosso Serramaggio-Rio Bono-Pieve Santa Maria di Flexia-Case Cozze-Case Serralunga-Case Colli-Pannora-Pieve Santa Maria di Ceppete e costeggiando a sinistra l'attuale strada, entrava a sud di Sentinum nel decumano massimo della città.
Una strada più antica (umbra) dalla pieve di Santa Maria di Ceppete saliva per Colmartino, l'Aspro, le Serre ed entrava a Sentinum nei pressi dell'acropoli. Da Sentinum la Protoflaminia prendeva per due direzioni: valle del Cesano, più agevole, toccava le odierne località di Colmaiore, Civitalba, Caparucci, Camarano (valle del Nevola), San Lorenzino, le Vallette, monte Lucano, monte Cucco, San Pietro, Nidastore, Suasa-Sant'Isidoro, Madonna del Piano, Sant'Anna, Scapezzano, Senigallia. Nelle vicinanze dell'oppidum di Civitalba (Alba preromana) esisteva un nodo viario, dove, verso nord, transitava la via diretta a Suasa che secondo le proiezioni archeologiche da Colmaiore seguiva, in linea di massima, la direttiva di bivio Case Bozzo, Case Corbelline, San Pietro, Capocci, Piagge, Caparucci, Poggiolo, Camarano ecc. Dal bivio di Case Bozzo si distaccava un diverticolo in direzione di San Giovanni, scorreva ai piedi di Civitalba in direzione est e proseguiva per Santo Stefano, Certopiano, Costa, ponte delle Grazie, dove attraversava l'omonimo fosso e scendeva ai piedi del monte Sant'Angelo a nord di Arcevia lungo la valle del Misa. Questa valle era anche raggiungibile da Sentino, ma con maggiori difficoltà, perché doveva salire fino ad Arcevia attraversando l'impervio gola della valle Scappuccia.
Il tracciato di massima secondo il Radke era il seguente: Sentinum-attraversamento del fiume Sentino tramite un ponte romano (ponte di Santa Maria oggi scomparso) -Monticelli di Genga-valle ScappucciaRocchetta-Case Acquasanta, Gola tra il monte La Guardia e monte Castellaro (sorgenti del Misa), Osteria-attraversamento del Misa-Ostra-Pongelli - Pianello - Bettolelle - Vallone Senigallia (S.S. 360).

  • Il ritrovamento del miliare di Madonna del Piano favorisce la tesi del passaggio della Protoflaminia nella vallata del Cesano, anche se lo stesso è di epoca più tarda.
  • Il miliare ritrovato a Sentinum riportante CXLI miglia da Roma (CIL XI, 6629), non corrisponde ai due tracciati; tale distanza si accosta più alla via romana di Nocera-Dubios (miliario con numero CXV) -Campodonico-Campodiegoli-San Cassiano-Bastia-Coccore-Sentinum (questa strada ancor oggi viene chiamata "la romana") oppure alla via di Roma (da questa ad Helvillum sono 126 miglia)-Helvillum (via valico di Fossato)-Civita (Fabriano) VIII, Sentinum VII (le distanze tra Helvillum e Sentino sono state calcolate approssimativamente).
  • Il miliare di Arcevia (CIL XI, li, 1, 6630), dedicato agli imperatori Valentiniano, Valente e Graziano riferibile agli anni 367-375 d.C., senza indicazione delle miglia, avvalora il tracciato della valle del Misa.

Possiamo quindi dedurre che i tre miliari ritrovati in quest’area marchigiana possano essere stati collocati a riferimento di più itinerari romani di epoca imperiale.La più antica ed esatta testimonianza sul tracciato della via Flaminia attraverso l'Umbria proviene da Strabone, l'insigne geografo greco che visse dal 63 a.C. al 19 dell'Era Volgare.
Strabone nella sua Geografia (libro V, cap. 11, 10) riporta quanto segue: "Città notevoli al di qua dell'Appennino sulla via Flaminia sono Ocricoli sul Tevere [ ... ] e Narni presso il quale scorre il fiume Nera, che dopo Ocricoli affluisce nel Tevere, navigabile a non grandi legni: e ancora Carsulae, Mevania, presso la quale scorre il Tinia, che anch'esso trasporta nel Tevere i prodotti agricoli con piccoli navigli. Vi sono poi anche altri piccoli paesi, noti più in dipendenza della strada che per la loro importanza. Foro Flaminio, Nuceria ove si fabbricano vasi di legno, Foro Sempronio. Sulla destra, percorrendo la strada da Ocricoli verso Rimini, sono Terni e Spoleto".
Nel 268 a.C. con la fondazione di Ariminum i traffici iniziarono ad indirizzarsi verso questa nuova Flaminia, 32 miglia più breve della Protoflaminia di Camerino-Senigallia che ebbe prima un certo ruolo per i collegamenti con il nord Italia.
Determinante per la riattazione del percorso preromano della consolare sono state le vittorie nelle campagne militari condotte dalla base di Rimini, contro i Galli nel 225 a.C. a Talamone, a Populonia e a Casteggio nel 222 a.C., con la deduzione delle colonie di Piacenza e Cremona (218 a.C.).

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Diverticolo "Ab Helvillum-Anconam"

Era una diramazione della Flaminia che collegava la consolare con Senigallia e Ancona sfruttando verosimilmente la valle del Cesano (S.S. 424). Stando alla fonte itinerario questo diverticelo era di fatto formato da una bretella che univa il tratto della via Flaminia tra Helvillum e Calem, con la costa adriatica. Per andare da Cagli a Senigallia in un percorso diverso da quello della via Fiaminia, era necessario puntare verso sud-est passando dalla valle del Burano a quella del Cesano.
L'«Itinerario Antonini» riporta le seguenti località e distanze in miglia: Helvillum-XIV, ad Calem-VIII, ad Pirum-VIII, Sena Gallica-XII, ad Sextia, Anconam.

La "Ab Helvillum-Anconam" si sarebbe staccata dalla Flaminia nella zona di Cagli sul ponte Taverne e attraverso le valli del Cinisco e del Cesano avrebbe raggiunto la costa.La statio di Pirum citata anche nella "Tabula Peutingeriana" si ipotizza fosse collocata nei pressi della chiesa di San Gervasio dei Bulgari, dove sono stati rinvenuti diversi reperti archeologia o nella Villa Terni situata nei pressi di Mondolfo, comunque ambedue all'interno della costa.La strada poteva ricalcare l'attuale S.S. 424 rimanendo alla sinistra del Cesano, toccando le località odierne di Pergola, passo di Monterolo, di San Vito, San Lorenzo in Campo, San Michele al Fiume, San Gervasio, Cento Croci, Case Nuove, Sterpettine, dove rimangono ancora evidenti i segni della centuriazione e il rettifilo può essere interpretato come decumano massimo. Da San Gervasio la strada poteva deviare verso il Cesano, toccando le località del Molinello-Sant'Anna-Senigallia.
Un'altra ipotesi formulata è che la via potesse attraversare il Cesano nei pressi di Pergola e raggiungere Suasa, immaginando la statio di Pirum vicino Corinaldo e, attraverso Scapezzano, toccare Senigallia per proseguire poi su Ancona.Le distanze di Calem e di Pirum descritte nell"'Itinerario Antonini" risultano non veritiere, forse per una errata trascrizione.
In conclusione possiamo riassumere le diverse ipotesi delle località attraversate da questo diverticelo formulate dagli studiosi:

  • Ensem-Sentinum-Arcevia-Ostra-Sena Gallica-Anconam.
  • Helvillum-Calem-Suasa-Sena Gallica-Anconam.
  • Helvillum-Sentinum-Suasa-Sena Gallica -Anconam.
  • Helvillum-Civita-Sentinum-Alba-Suasa-Sena Gallica-Anconam.
  • Helvillum-Civita-Sentinum-Arcevia-Ostra-Suasa-Sena Gallica-Anconam.
  • Helvillum-Sentinum-Genga-Aesis-Anconam.

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Legenda

Helvillum Fossato di Vico
Calem Cagli
Pirum Mondolfo
Sena Gallica Senigallia
Sextia Marina di Montemarciano ?
Anconam Ancona
Ensem Scheggia
Sentinum Sassoferrato
Aesis Iesi
Alba Civitalba (Arcevia)
Civita Civita di Fabriano

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Federico Uncini - LE ANTICHE VIE TRA MARCHE E UMBRIA

Informazioni generali
La via flaminia
Vaso Attico
Castelli ante XIII sec.
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