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La Sacra Spina
Via Normale
Loreto
Jesi
Moje
Serra San Quirico
S.Vittore
Genga
Fabriano

Veduta del paese

Normale

I primi insediamenti sono d’origine preistorica, umbro- picena e celtica.

Fu probabilmente un presidio romano, distrutto dalle invasioni barbariche intorno al 1000. Sotto l’influsso di S. Romualdo fu eretta la Chiesa di San Quirico. Nel XII secolo il piccolo villaggio divenne, con il finanziamento dello Stato Pontificio, una cittadella fortificata a controllo della zona; fino al XVII secolo è libero comune con un proprio statuto.

Il centro storico è ben conservato e sono da visitare le Copertelle, il Cassero, la Chiesa di S. Lucia e la vicina Abbazia di S. Elena (XI sec.).

La Sacra Spina

E' una reliquia della corona di spine del capo di Cristo, venerata nella Chiesa Matrice di San Quirico da tempo immemorabile. Una tradizione antichissima narra che la reliquia fu portata in patria da un devoto crociato, come dono per il suo paese natale. I documenti scritti sulla venerazione della Sacra Spina risalgono all'inizio del 1500.Il centro storico di Serra San Quirico con la sua preziosa reliquia si trova a circa due chilometri dalla via Clementina, che lega Roma al Mare Adriatico lungo la Vallesina, percorsa fin dai tempi antichi per raggiungere la città d’Ancona e soprattutto il Santuario della Santa Casa di Loreto. Nei secoli passati, la tradizione ricorda anche tanti pellegrini di passaggio, legati all'importanza di un'arteria come la strada Clementina, viandanti come santi, commercianti come visitatori, sempre pellegrini diretti o provenienti da Loreto.

 

 

 

 

 

La visita di Papa Paolo III

Un primo pellegrino d'eccezione, che unì il pellegrinaggio a Loreto e la visita della Sacra Spina, fu Papa Paolo III (Alessandro Farnese). In visita nella Marca, il 3 ottobre 1539, nel viaggio di ritorno da Loreto, accompagnato da sette Cardinali e da cinque Ambasciatori fece sosta a Serra San Quirico, di cui conservava ottimi ricordi da quando vi aveva dimorato in qualità di Legato Pontificio della Marca, perché da allora aveva serbato una profonda devozione della Sacra Spina. Recatosi nella Chiesa Matrice di San Quirico, si ritenne onorato di poter mostrare di persona il prezioso reliquiario ai suoi illustri compagni di pellegrinaggio. Il Pontefice, che si trattenne in paese diversi giorni, ospite con il suo seguito del Monastero di Santa Lucia, profondamente commosso per le accoglienze ricevute, concesse al paese numerosi privilegi. Di questo eccezionale avvenimento, oltre che una narrazione particolareggiata nel manoscritto della "Chronica della Serra", esiste una lapide in pietra scura posta nel corridoio d'ingresso del Palazzo comunale, che recita così:

"Nel 1539 il 3 di ottobre il SS. Signor nostro Papa Paolo III si ritrovò qui nella Serra con sette Cardinali e seguito dagli Ambasciatori"

La visita di Papa Gregorio XVI

della Cesarea Maestà del Re Cristianissimo, del Re del Portogallo, del Re di Inghilterra e della inclita Repubblica di Venezia

Il 18 settembre 1841, sempre di ritorno da Loreto, passò per Serra San Quirico il Pontefice Gregorio XVI (Bartolomeo Alberto Cappellari), il quale volle venerare la Sacra Spina. Non avendo tempo disponibile per trattenersi in paese, perché richiamato d'urgenza a Roma, si fece precorrere da Jesi da suoi incaricati, i quali pregarono il Pievano e le autorità comunali di portare la Sacra Spina reliquia nella chiesetta di Santa Maria di Loreto, in attesa del passaggio del papa. Al suo arrivo, Papa Gregorio XVI baciò in ginocchio la sacra reliquia e con le sue mani la dette a baciare ai componenti del seguito e quindi impartì con Essa la benedizione ai fedeli accorsi numerosissimi a vedere il passaggio del Papa.

La venerazione popolare della Sacra Spina

La Sacra Spina era ed è venerata nei Venerdì del mese di marzo, particolarmente il terzo. Moltissimi i pellegrini ogni anno, negli almeno sei secoli di venerazione. Il bacino di provenienza di tali pellegrini è certamente tutta la Vallesina ed il Fabrianese. Due luoghi di culto lungo la via Clementina in territorio serrano certamente legati al pellegrinaggio: la Chiesa di Santa Maria di Loreto, il cui stesso titolo evidenzia il legame con i pellegrini verso Loreto e la Chiesa di San Vito, la cui origine è antichissina e legata all'ospitalità dei viandanti e pellegrini, sempre insidiati dai banditi che resero tristemente famoso il pittoresco valico della Gola della Rossa.

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